Accusare in un atto un magistrato di compiacenza può costare al legale una condanna per calunnia Rischia una condanna per calunnia l'avvocato che presenta un atto nel quale si lascia andare ad accuse pesanti e gratuite nei confronti del giudice che ha adottato il provvedimento contestato. Insomma lasciare intendere che un magistrato sia stato compiacente equivale ad accusarlo di abuso d'ufficio e omissione d'atti d'ufficio. "Il difensore – ha messo nero su bianco la Corte di cassazione nella sentenza n. 34821 dell'8 settembre – può andare esente da responsabilità soltanto se la sua prestazione professionale a tutela dell'interesse del cliente non esorbiti dai limiti consentiti dalla legge e sia rigorosamente funzionale al corretto ed onesto mandato conferitogli". fonte cassazione.net DIRITTO PENALE Rischia una condanna per calunnia l'avvocato che presenta un atto nel quale si lascia andare ad accuse pesanti e gratuite nei confronti del giudice che ha adottato il provvedimento contestato. Insomma lasciare intendere che un magistrato sia stato compiacente equivale ad accusarlo di abuso d'ufficio e omissione d'atti d'ufficio. "Il difensore – ha messo nero su bianco la Corte di cassazione nella sentenza n. 34821 dell'8 settembre – può andare esente da responsabilità soltanto se la sua prestazione professionale a tutela dell'interesse del cliente non esorbiti dai limiti consentiti dalla legge e sia rigorosamente funzionale al corretto ed onesto mandato conferitogli". fonte cassazione.net DIRITTO PENALE |
lunedì 14 settembre 2009
CASSAZIONE: Accusare in un atto un magistrato di compiacenza può costare al legale una condanna per calunnia
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