giovedì 21 maggio 2009

COS’E’ LA CONCILIAZIONE?

Quando tra un’impresa e un consumatore o tra più imprese o tra privati cittadini insorge una controversia riguardante il rapporto commerciale e/o personale tra loro intercorrente, questi, anziché rivolgersi ad un giudice ordinario, possono ricorrere all’intervento di un esperto che aiuta a trovare una soluzione al conflitto.

La conciliazione è, infatti, uno strumento di risoluzione delle controversie assolutamente volontario e non obbligatorio che consiste in una negoziazione gestita dalle stesse parti in lite, che ne sono le protagoniste e che viene facilitata e guidata da un terzo imparziale, il conciliatore.

Attraverso questo strumento, il consumatore e l’impresa, o le due imprese, o i cittadini possono raggiungere un accordo che, non solo le soddisfi entrambe, ma, possibilmente, le ponga in una situazione patrimoniale migliore di quella in cui versavano prima dell’inizio della procedura e consenta loro di mantenere il rapporto commerciale o personale.

Se le parti raggiungono una soluzione, esse sottoscrivono un accordo che ha valore di contratto. Se, invece, non riescono a comporre il conflitto, esse possono abbandonare il procedimento in qualsiasi momento.

L’importante è che coloro che ricorrono a questo tipo di strumento, abbiano ben presente che l’esperto che le guiderà nella procedura non è un giudice e non decide la controversia ma agisce come terzo neutrale con l’unico scopo di aiutare i litiganti a ricomporre positivamente il conflitto.

Quali sono i vantaggi della conciliazione?

Facile, rapida ed economica, la conciliazione consente vantaggi in tempo e denaro per chi la sceglie come metodo di risoluzione di una controversia. Mentre una causa giudiziaria può protrarsi per anni, nel tentativo di conciliazione passano in media 30 giorni dalla presentazione della domanda all’incontro e si può arrivare alla risoluzione anche in una sola seduta.

L’unico costo da sostenere è quello per l’onorario del conciliatore e per le spese di segreteria, che hanno un peso comunque contenuto e un importo predeterminato per l’intero procedimento, calcolato in base al valore della lite: dunque niente tasse giudiziarie, perizie, o altri costi addizionali.

Le parti in conflitto, inoltre, hanno la sicurezza che la disputa si risolverà secondo i loro interessi, non su decisione di terzi, ma con un accordo tagliato su misura. Tutta la procedura si fonda, infatti, sulla libera volontà delle parti, che decidono se e quando iniziare un tentativo di conciliazione, come gestirla e se portarla a termine.

La conciliazione, infine, garantisce la massima riservatezza sul caso trattato: nulla di quanto viene detto o riferito durante lo svolgimento della procedura può essere divulgato e utilizzato al di fuori di essa e, quindi, non può essere oggetto di prova nell’eventuale giudizio civile successivo, nel caso in cui la conciliazione abbia esito negativo e le parti si rivolgano al giudice.

In sintesi la conciliazione:

* È uno dei metodi di risoluzione delle controversie più veloce.
* È più economico di altri sistemi alternativi.
* È riservata.
* Non stabilisce un precedente.
* Le parti hanno la sicurezza di una data certa per l’udienza.
* Si può salvare ed addirittura, consolidare il rapporto.
* Si può utilizzare un numeroso elenco di procedure e tecniche, nonché creare “soluzioni su
misura”.
* È possibile chiarire i veri punti della controversia.
* È possibile ottenere una soluzione soddisfacente per tutte le parti.
* Se le parti non giungono ad un accordo, non perdono alcun diritto e sono libere di abbandonare la procedura in qualsiasi momento.

Quando si deve considerare la possibilità di scegliere la conciliazione?

* Quando le parti vogliono conservare il controllo sul modo con il quale sarà risolta la disputa senza che sia un giudice o un arbitro a decidere per loro.
* Quando le parti in conflitto vogliono preservare o ripristinare i loro rapporti.
* Quando le parti vogliono evitare i costi di una causa giudiziaria.
* Quando le parti preferiscono una risoluzione veloce del conflitto.
* Quando le parti preferiscono mantenere la riservatezza sulla controversia.

Tariffe della conciliazione
Diritti di segreteria € 30

da versare: a cura della parte istante al momento del deposito della domanda di conciliazione; a cura delle parti che accettano di partecipare all’incontro di conciliazione, prima del medesimo.

Valore della lite Spese di conciliazione

fino a € 1.000 - € 40
da € 1.001 a € 5.000 - € 100
da € 5.001 a € 10.000 - € 200
da € 10.001 a € 25.000 - € 300
da € 25.001 a € 50.000 - € 500
da € 50.001 a € 250.000 - € 1.000
da € 250.001 a € 500.000 - € 2.000
da € 500.001 a € 2.500.000 - € 4.000
da € 2.500.001 a € 5.000.000 - € 6.000
oltre € 5.000.000 – € 10.000

La Segreteria si riserva in caso di particolare complessità della controversia, di aumentare l’importo delle spese di conciliazione fino ad un massimo del 5%.

Le spese di conciliazione, come sopra indicate, sono comprensive di IVA.

Il pagamento deve avvenire prima dell’inizio dell’incontro di conciliazione; in caso contrario, la Segreteria sospende il procedimento. Esse comprendono anche l’onorario del conciliatore e coprono l’intero procedimento di conciliazione, indipendentemente dal numero di incontri svolti.

Le spese indicate sono dovute da ciascuna parte, anche nel caso in cui le parti siano più di due

Il valore della lite è indicato nella domanda di conciliazione, nel caso in cui tale valore sia indeterminato, indeterminabile o vi sia una notevole divergenza tra le parti sulla quantificazione, la Segreteria individua la tariffa da applicare.

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