Si ricorda che le quote dell'otto per mille sono utilizzate dallo Stato per interventi straordinari nei seguenti ambiti:
Per quanto riguarda l'Italia (64,92% del totale, circa 3 milioni di euro), i finanziamenti sono stati ripartiti in questo modo:
La somma ricevuta dalla CEI deve essere impiegata "oltre che ai fini di cui all'articolo 26 relativo al sostentamento dei ministri di culto di cui all'articolo 4 ed a specifiche esigenze di culto e di evangelizzazione, anche per gli interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all'estero, e ciò sia direttamente, sia attraverso le Comunità ad essa collegate" così come previsto dall'art. 27 della L. 520/1995.
Si rileva che negli anni 2006 e 2007 la somma, pari in media a 960 milioni di euro comprensivo di arretrati degli anni precedenti, è stata ripartita nel modo seguente:
-35% sostentamento dei sacerdoti (La Chiesa cattolica stabilisce che un giovane prete riceva come stipendio 811 €/mese così ripartito:
- contributo dalla parrocchia di cui è pastore (0,036 centesimi i vice-parroci; 0,07 centesimi i parroci per ogni abitante, ad esempio per una parrocchia di 8000 abitanti il vice-parroco riceve 289,00 € al mese, il parroco 578,00 €) - eventuali altri stipendi (ad esempio se insegna) - qualora, la somma del contributo della parrocchia e ed eventuali altri stipendi non raggiungano gli 811 €/mese, si attinge dal 8 per mille.
A ciò si aggiungono eventuali scatti di anzianità e di carriera, un vescovo vicino alla pensione riceve al massimo 1244 €/mese.
Ogni anno viene pubblicato un resoconto delle spese, che riporta la distribuzione dei fondi tra le voci principali e la distribuzione per aree geografiche ma non elenca in dettaglio il numero di progetti finanziati e la spesa corrispondente.
Dott..ssa Daniela Cairo Consulente legale
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