mercoledì 8 luglio 2009

Morti bianche, per Cassazione datore lavoro è sempre responsabile

ROMA - Gli imprenditori non possono liberarsi tanto
facilmente della responsabilità per le morti bianche. Il
compito di evitare gli infortuni sul lavoro è sempre del
titolare della società, anche se ha delegato qualcuno ad
occuparsene al posto suo. Con una sentenza-decalogo sugli
obblighi dei datori di lavoro in tema di sicurezza, la
Cassazione ha confermato la condanna della Corte d'appello di
Milano nei confronti del titolare di una società di opere
stradali accusato di omicidio colposo per la morte di un
operaio. I giudici della quarta sezione penale della Corte,
con la sentenza 27819, sottolineano che non basta che vi sia
un responsabile della sicurezza sui cantieri per cancellare
tutte le colpe del datore di lavoro.
La Cassazione spiega che se è senz'altro vero che il titolare
della società può delegare ad altri i suoi doveri di
«osservanza e sorveglianza» delle norme anti infortuni,
tuttavia questa delega non può essere affidata a chiunque.
Deve invece trattarsi di una «persona tecnicamente capace
dotata - scrive la Corte - delle necessarie cognizioni
tecniche e dei relativi poteri decisionali e di intervento».
In sostanza, se il delegato alla sicurezza non possiede dei
«requisiti minimi» la sua attività è come se non ci fosse e
le colpe restano tutte del proprietario della ditta. Come non
bastasse, la Cassazione aggiunge che se da un lato la delega
deve andare a chi ha le capacità per affrontare il problema
della sicurezza, d'altra parte si deve anche trattare di un
documento chiaro, formalmente accettato dal destinatario.
In altre parole, il trasferimento della responsabilità della
sicurezza degli operai deve risultare da documenti aziendali
e non si può basare su semplici accordi verbali.
L'imprenditore condannato dai giudici milanesi era accusato
di non aver adottato misure di sicurezza «sufficienti per la
protezione della zona di lavoro dell'infortunio». In
particolare il cantiere stradale non era segnalato in modo da
«garantire l'incolumità dei lavoratori». Secondo i giudici
proprio a causa di queste omissioni un operaio al lavoro
sulla corsia d'emergenza venne investito e ucciso da un
camion.
La Cassazione conclude con un preciso monito agli
imprenditori, precisando che in ogni caso, anche se è tutto
in regola e la sicurezza è legittimamente affidata ad un
tecnico dell'azienda, «il datore di lavoro ha comunque
l'obbligo di di vigilare e controllare che il delegato usi
concretamente la delega secondo quanto la legge prescrive».
Come recita un vecchio detto: chi vuole vada, chi non vuole
mandi.
fonte diariodelweb


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